L’osteopatia è un sistema consolidato di assistenza alla salute che si basa sul contatto manuale per la valutazione, la diagnosi e il trattamento della persona. La visione dell’osteopatia è incentrata sulla salute della persona piuttosto che sulla malattia; questo la rende una terapia manuale complementare alla medicina classica e un valido strumento per l’assistenza nei dolori cronici, acuti o in tutte quelle persone che vogliono avere cura del proprio corpo.
L’approccio, interamente manuale, sarà sempre causale e non sintomatico; ogni persona ha una storia e l’obiettivo dell’osteopata è creare una linea di trattamento che sia il più possibile dettagliata e incentrata sulla persona.
Si andranno a ricercare quindi le alterazioni funzionali del corpo che portano al manifestarsi di segni e sintomi e che possono poi sfociare in dolori di vario genere.
La globalità dell’approccio osteopatico fa si che l’osteopatia sia adatta a tutte le fasce di età, dal neonato all’anziano, dallo sportivo alla donna in gravidanza.
Il fondatore dell’Osteopatia è il medico chirurgo statunitense Andrew Taylor Still, che alla fine del XIX secolo fondò la prima scuola di Osteopatia a Kirksville, nel Missouri, sulla base di quattro principi, così descritti nel Glossario della Terminologia Osteopatica:
L’osteopatia è una terapia applicabile a tutte le fasce di età e in tutti gli ambiti. L’approccio causale e globale unito all’ampio bagaglio di tecniche permette all’osteopata di intervenire e aiutare tutte le persone.
Il trattamento è suddiviso in varie fasi: in primo luogo si effettuerà un colloquio durante il quale il paziente spiegherà il motivo del consulto e in cui l’osteopata, tramite domande mirate, cercherà di valutare e inquadrare la problematica riferita.
Dopodiché inizierà la fase di test delle mobilità e delle restrizioni e una volta terminata l’analisi della mobilità del paziente inizierà il trattamento che si baserà sui dati raccolti precedentemente.
Come avviene in tutte le terapie e le tipologie di approccio (manuale e non) nei 2-3 giorni post trattamento si possono avvertire delle rigidità nelle zone trattate. Il tutto, come dimostrato in letteratura, passa poi spontaneamente.